Live Coding e Performance Live



il Live Coding puro, from Scratch, partendo da un editor vuoto o quasi vuoto, si colloca a un estremo dello spettro delle possibilità, mentre la Musica Generativa, si colloca all'altro estremo. Il Live Coding puro è l'idea che possiamo creare musica da zero, scrivendo codice, partendo da un editor vuoto o quasi; la Musica Generativa d'altro canto insegue l'idea che i computer possano fare musica interamente da soli, senza supervisione. Entrambi gli ideali sono impossibili da raggiungere; personalmente penso che il modo migliore di creare musica con il Live Coding durante una Performance Live, possa trovarsi in mezzo ai due estremi dello spettro delle possibilità; quando compongo in studio e uso lo strumento del Live Coding, però, parto sempre da un editor vuoto o quasi; come in questo video;

non è necessario un pubblico per fare Live Coding; penso che la migliore musica creata con il Live Coding provenga probabilmente da persone che fanno Live Coding da soli, che sviluppano un'idea in studio ad uno stato avanzato, per presentarla magari successivamente a un pubblico, per divertirsi, elaborando strategie per fare Live Coding con quell'idea ben realizzata e elaborata.

la sensazione preferita che cerco comunque è quella di esplorare nuove idee in intimità, magari anche durante un'intensa e rumorosa esibizione dal vivo. Il Live Coding from Scratch è rischioso, ma quando funziona è fantastico; questa cosa lho provata in studio tantissime volte; il sistema REBOP che sto creando, mi ha dato la possibiltà di snellire molto il linguaggio SuperCollider, tra i più verbosi e prolissi, per adattarlo anche alle mie esigenze compositive; a tendere questo sistema mi permetterà di muovermi sempre di più verso l'ideale del Live Coding from Scratch;

esiste però anche un pubblico a cui stai proponendo le tue idee musicali; il Live Coding from Scratch è divertentissimo per il Live Coder, che sta esplorando in ogni momento nuove possibilità, ma per chi ascolta/osserva può risultare noioso se diventa un processo troppo lento e ripetitivo;

Brian Eno paragona la Musica Generativa alla semina dei semi, che sono lasciati crescere da soli, e suggerisce che rinunciando al controllo dei nostri processi, li lasciamo "suonare nel vento"; contrasto fortemente questo concetto; sostengo l'umanizzazione della Musica Generativa, in cui il codice non viene lasciato solo a vagare attraverso il suo paesaggio sonoro auto-descrittivo, ma viene violato, tagliato e modellato per fare appunto Live Coding o nel caso di noi Rebopper.. REBOP Coding;

Leave a Reply